Una interessante analisi dei risultati elettorali nei circoli fatta da MMV.
Da studiare per capire meglio anche “chi” “vuole cosa”.
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La storia eravamo noi
25 settembre, Roma. Finalmente è arrivato il giorno del “congresso” nel mio circolo: prima votazione vera nella corsa alle primarie democratiche. La saletta è gremita in ogni ordine di posti, come l’Olimpico per i match che contano. E’ un pò d’atmosfera da da stadio c’è. Con tanto di tesserati tifosi, che già annunciano il loro voto prima della discussione.
Rispettateli
A sinistra oggi, come al solito, è iniziato il rito dei “ma…” e dei “però”. Un rito che non non mi piace.
La morte se frega dei gradi e delle stellette. Su questo siamo d’accordo. E magari ci sono morti che fanno altrettanto male. Come quelli nei cantieri o nelle fabbriche, vittime di una guerra che nessuno ha dichiarato, e che conta troppi caduti alla settimana, tutti civili. Ma (qui il “ma” ci sta, non fa parte del rito) quei ragazzi morti ieri non erano impiegati al catasto (con tutto il rispetto per gli impiegati del catasto). Non timbravano un cartellino e, non tornavano a casa la sera dalle loro famiglie. Facevano un mestiere difficile, un mestiere speciale.
Torniamo al futuro
Uno di quei post di Ciwati da stampare e incorniciare . A futura memoria.
Ce la godiamo finché dura
E’ da quando avevo 17 anni che seguo la politica. Mai nessun leader politico mi aveva emozionato in questo modo e mai con nessuna proposta politica mi sono trovato così in sintonia. Me lo godo, finché dura.
Sottoscrivo questo post di Massimo, riga per riga, ed aggiungo: non sarà Obama ma Ignazio Marino è comunque un candidato di cui essere orgogliosi. E in questo paese, di questi tempi, la trovo già una meravigliosa novità.
Un senso a sto’ PiDì
Compagni e compagne dell’internet, è arrivato il momento di presentarvi la mia Mosione per l’Italia. Come canta il mio amico Vasco Rossi: Voglio trovare un senso a questa storia. Anche se questa storia un senso non ce l’ha.
Ecco io la penso come sta’ bella cansone: il Pidì è una storia da mettere a posto. Lo sapete: a me, a Massimo e tanti altri compagni, sta’ roba non ci piaceva dall’inisio.
Voglio dire, che roba è sto’ partito, un pò centro e un pò sinistra, pò’ rosso en po’ verde? Su, ragassi, siamo seri! Queste sono le americanate che gli piacciono al Walter.
Sono Storie 